UK, Ofcom: nel 2022 calo di Interesse per TV mentre aumentano (88%) gli ascolti per le radio

LondonONEradio

Londra (P.B.O) – Il rapporto annuale del regolatore UK sulle comunicazioni, Ofcom, sulle abitudini di visione e ascolto (Media Nations 2023) ha attestato che la percentuale di persone che si sintonizzano ogni settimana sui canali della tv tradizionale è scesa dall’83% nel 2021 al 79% nel 2022.

Mentre a differenza della TV tradizionale, la radio lineare ha continuato a dimostrarsi popolare con l’88% delle persone che si sintonizzano per una media di 20 ore alla settimana in vari formati (i dati sono relativi sia alle radio DAB e streeming -come LondonONE radio).

Questi dati sono molto importanti, in quanto denotano uno scarso interesse per guardare la TV di stato e non solo con un forte aumento di interessere e ascolti per la radio. Gli inglesi preferiscono la radio alla TV.

Purtroppo per le TV online, streaming su Youtube o google tv non sono nemmeno stati presi in considerazione dallo studio, gli ascolti e l’attenzione sfiora il minimo del 10 %. Le tv streaming al momento é ben lontana dalle TV commerciali, nazionali o regionali, sono semplicemente video su youtube, che molti (e non si sa il perché) considera o chiamano TV ma che non hanno nulla a che fare con la TV, ma sono semplici video come tanti video che vengono fatti ogni giorno su Youtube, forse in futuro ci sará una rivoluzione in tal senso, ma per ora Ofcom non prende in esame tali realtá.

Ma anche in altri paesi, seguendo le fasce orarie, la radio rimane ancora oggi il mezzo piú ascoltato e di maggiore interesse per il pubblico.

La forma di ascolto é ancora il mezzo di comunicazione forte che attrare l’ascoltatore e lo porta a farlo in ogni occasione: in macchina, in treno, a casa con Alexa, sui social. la radio é il mezzo che tiene compagnia e che ti permette di fare in contemporanea altrer cose, ( dettaglio da non dimenticare), rispetto alla TV che é un’ascolto-visione passiva.

Ma lo studio dell’OFCOM, evidenzia anche dei problemi (per etá) sull’ascolto della radio, minori rispetto alla TV. Le persone di età inferiore ai 35 anni hanno maggiori probabilità di ascoltare musica in streaming on demand anziché trasmissioni lineare”, si legge nel rapporto Media Nations 2023.

15-25enni disinteressati alla Radio ecco il perché

Il quale rileva “che un adulto su cinque ascoltava un podcast ogni settimana, con il mezzo radiofonico particolarmente popolare tra gli ascoltatori di età compresa tra 25 e 44 anni, mentre i giovani di età compresa tra 15 e 25 anni sembrano perdere interesse”.

Le piattaforme sociale, sottraggono un pó di ascolti alle radio, ad esempio i giovani non ascoltano radio per la musica, come accadeva un tempo, ma vanno su Spotify e Apple Music che rimangono i dominatori dello streamng audio on demand.

Tuttavia la radio rispetto alla TV rimane di forte interesse per le news, intrattenimento e altrro.

 “I servizi lineari via etere sono un’importante rete di sicurezza per milioni di persone che non hanno accesso a reti IP ad alta velocità o non possono permettersi costosi abbonamenti di streamingEcco perché è fondamentale che i servizi di trasmissione di interesse generale siano protetti in Gran Bretagna fino (ed oltre) al 2040″. Lo ha detto  Broadcast 2040+, la task force che promuove la protezione delle trasmissioni TV e radio.

Quindi, guardando al futuro, la TV resisterá ancora per un po’, ma lo streaming radiofonico ha giá preso la sua strada forte e sicura che la broadcasting radio si modellerá con tempi, ma la sua forma, la sua essenza non smetterá mai di far divertire o intrattenere, incuriosire, la radio é ancora oggi il mezzo preferito dagli inglesi e non solo.

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