Londra(Phil baglini olland) Tiziano Ferro si racconta, senza filtri, si mette a nudo, nel film-documentario “Ferro” in arrivo su Amazon Prime Video, in contemporanea con “Accetto Miracoli: l’esperienza degli altri”, primo album di cover di Tiziano Ferro, in uscita il 6 Novembre .
Un viaggio dallʼinfanzia difficile fino allʼancora di salvezza della musica. “Ero un alcolista e volevo morire” ha confessato in una lettera pubblicata sul magazine 7 del Corriere della Sera.
Apre le porte del suo passato, o il cuore, Tiziano Ferro, in un percorso per lui non facile, lo fa ora, probabilmente perche’ in questo momento ha trovato un equilibrio tra anima, cuore e testa.
Racconta della sua esperienza con l’alcol:” l’alcol mi dava la forza di non pensare al dolore e alla tristezza, ma mi portava a voler morire sempre più spesso”.
Un Tiziano Ferro, vero, che spiazza per la sue verita’ nascote. “Non sono mai stato il primo della classe, ero anonimo, non bello, per niente atletico, anzi grasso, timido, i ragazzi mi chiamavano ciccione, femminuccia, sfigato.
E poi e’ arrivata LEI, l’ancora di salvezza : La musica. Nella musica Tiziano ha trovato la forza, un’amica, l’amante, la complice nelle lunghe giornate solitarie. Ha trovato una guida, sincera, l’unica che non lo ha tradito da anni. L’unica che e’ riuscita a farlo risogere, ha farlo credere in se stesso e non in una bottiglia.
“Ho sempre pensato che dietro ogni storia di dolore si nascondessero il privilegio e il dovere morale di poter aiutare qualcun altro. La mia storia me lo insegna e ogni volta che ho consegnato alla gente le mie cicatrici, si sono sempre trasformate in soluzioni. Ferro per me è questo, un altro tassello alla luce dei miei 40 anni. Un po’ storia, un po’ diario, un po’ terapia, un po’ testamento. Di certo celebrazione di un sogno”.
Lui che guarda il mondo dal filtro delle cicatrici, ci fa capire l’uomo dietro la star, e a noi ci piace ancora di piu’ questo uomo prima della star. Grazie Tiziano.