Roberto Sergio: “Non c’è nulla di peggio di una guerra nascosta”

Londra (Caterina Rossi) – La radio come istituzione ha oggi unito in una vivace intervista Roberto Sergio, direttore di Rai Radio a London One radio.

La radio è un mezzo meraviglioso che da Marconi a oggi ci permette di stare uniti e sintonizzati sulle notizie del mondo.

Qual è il ruolo della radio in tempi di guerra?

Io credo che il ruolo della radio, come è sempre stato, sia ruolo fondamentale anche perché la radio è un mezzo che con maggiore facilità può entrare nei territori e può raccontare dal vivo le cose che accadono ed è quello che stiamo cercando di fare attraverso tutta la programmazione di Radio 1.

Infatti, ci racconta Roberto Sergio che in queste ultime settimane di conflitto, come certamente molti di voi già sapranno, Andrea Vianello, altri colleghi giornalisti accompagnati dai tecnici e supportati da Rai Radio sono in Ucraina per permetterci di ascoltare le notizie direttamente dal fronte.

Non c’è nulla di peggio di una guerra nascosta

Con il direttore si è parlato anche dei festeggiamenti in quanto ad Aprile Rai Radio festeggerà 90 anni del palazzo di via Asiago, che coinciderà con i 100 anni della polizia di stato la quale, durante i festeggiamenti occuperà la propria orchestra a suonare le più belle musiche di Ennio Morricone. E poi si pensa al 2024 per festeggiare i 100 anni della radio.

 

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