Il brano – realizzato anche grazie alla collaborazione di professionisti come Trevor Horn, Phil Palmer, Steve Ferrone, Max Minoia – è pieno di energia e amore, essendo nato da un periodo di grande dolore per l’artista.
Numa svela a London ONE Radio che pensava:
“stessi andando nell’altro mondo, ho avuto un momento difficile di salute, era un esaurimento neuro-vegetativo […] non potevo camminare, parlare o cantare. Ho avuto paura, come tutti gli esseri umani […]ma in quel momento mi sono detta: siccome la musica è sempre la mia guarigione e fonte di ispirazione la devo di nuovo chiamare a me”
Ed è stata proprio la musica a salvarla, così ha chiamato Phil Palmer (noto chitarrista inglese che ha collaborato con Eric Clapton, Dire Straits etc) per dirgli che voleva scrivere una canzone:
“Avevo le idee chiare, gli dico quale arrangiamento e note mettere e […] e in quel momento parlava la mia bambina interiore” – racconta Numa a London ONE Radio
Numa, cantante pop del self empowerment, ha usato ancora una volta il “pensiero positivo” per rinascere e lo ha fatto attraverso “6 TU” che parla della capacità che tutti noi abbiamo per superare i nostri limiti. Un’opportunità per vedere il futuro con “gli occhi di un bambino” che è ancora dentro di noi.
“Noi cerchiamo sempre risposte al di fuori, mentre solo noi sappiamo la risposta più profonda” – dichiara Numa.
Il singolo è accompagnato anche da un videoclip girato in tre città d’Italia come Pisa, Firenze, Napoli e Roma e curato da Luca Bizzi (clicca qui per il video)