Melpignano (Tommaso Martinelli) – London ONE Radio è presente alla Notte dell Taranta 2020, che quest’anno, nonostante il Covid-19, è riuscito ad affascinare il pubblico con ospiti e perfomances mai viste e ascoltate prima. Il Concertone di Melpignano, diretto da Paolo Buonvino, sarà trasmesso su Rai2 il 28 agosto alle 22.50.
In questa edizione la Puglia ospita grandi ospiti come Gianna Nannini, Mahmood e Diodato che attraverso la musica si uniscono alle tradizioni, costumi e usanze di una regione ricca di bellezze storiche e paesaggistiche.
Gianna Nannini pr l’occasione ha scelto un canto di protesta, che dopo 16 anni torna a dare voce alle donne: le tabacchine sfruttate fino agli anni 70 nel duro lavoro dei campi per la raccolta del tabacco. Il brano “Fimmene Fimmene” denuncia delle tabacchine. Gianna dichiara che: “le donne vivono in un’epoca che è diversa da quella precedente, ma restano ancora il pregiudizio e la mancanza di rispetto nei confronti della donna, non solo in ambito lavorativo. Grazie alle tabacchine anche le donne di oggi possono usufruire di miglioramenti nella vita e nel lavoro”.
Canto d’amore per Diodato che, con Beddra ci dormi, racconta i sospiri di chi ama, l’attesa di vivere l’amore. Un’interpretazione di grande pathos che crea un inevitabile ponte di bellezza tra il Salento e la città di Taranto. Infatti, il cantante pugliese vuole creare un vero e proprio ponte culturale attraverso la musica che è capace di: “abbattere muri e barriere, nel suo potere terapeutico, nella sua forza comunicativa”.
Diodato, felice di tornare sul palco, ha rivelato di desiderare che le cose tornino come prima, svelando ai microfoni di LondonONE Radio di voler condividere la sua musica al pubblico londinese con un tour europeo.
Mahmood ha invece incantato tutti con il canto in arabo, un viaggio tra le sonorità del Mediterraneo senza confini. Il canto che suo padre intonava nei tragitti in auto e che ci porta nella memoria di un bambino che non ha dimenticato quella dolcezza, quella carezza. Per Mahmood l’evento è un’esperienza unica perchè:
“All’inizio la vedevo come una cosa molto lontana, non avendo radici molto vicine alla Puglia […] ma ho capito che le mie origini non sono poi così distanti dalle tradizioni pugliesi: ringrazio tantissimo tutti per quest’opportunità”
La Notte della Taranta in questa edizione diretta da Paolo Buonvino torna dunque con la sua energia ancestrale e a 23 anni dalla nascita omaggia la memoria musicale del Salento. Sarà l’attore Sergio Rubini a condurre i telespettatori nel viaggio emozionale voluto dal maestro concertatore Buonvino per narrare una terra e raccontarla attraverso le sue donne e i suoi uomini e la sua musica, quella più antica, spontanea.
“Una sorta di viaggio all’essenza, all’origine della musica, capace di curare e guarire, e della danza liberatoria che diventa un antidoto contro il malessere” – ha spiegato il maestro Buonvino che aggiunge:
“È una musica capace di abbattere i muri ed è questa la vera forza della tradizione popolare salentina: elimina le sovrastrutture, smussa le rigidità, rompe quelle barriere che separano. Davanti alla musica, a un ritmo vero, non si può che lasciarsi andare a momenti di incontro e scambio, in cui l’interazione diventa la chiave di violino nel pentagramma emozionale”.
Interazione che vedrà l’abbraccio tra Orchestra Popolare e Orchestra Roma Sinfonietta con le voci di Antonio Amato, Giancarlo Paglialunga, Salvatore Cavallo Galeanda, Enza Pagliara, Consuelo Alfieri, Alessandra Caiulo, Stefania Morciano e i suoni delle tabla di Vito De Lorenzi e del didgeridoo di Gioele Nuzzo.
Non mancheranno le pizziche più amate dal pubblico: Torchiarolo, San Vito e una nuova composizione di Daniele Durante scritta per l’occasione dal titolo TarantaÈ e i canti in grico Ela-ela mu condà e Calinitta. Un incontro di suoni evidenziato anche dalla scelta minimalista dello scenografo Giancarlo Sforza che in questa edizione particolare sostituisce il palco pop con uno più lirico, teatrale che richiama il tamburello.
Le luminarie salentine completano la scena naturale dell’ex Convento degli Agostiniani, luogo simbolo del rito collettivo che ogni anno richiama a Melpignano migliaia di persone. Ci siamo anche in questo anno difficile. Sarà un concertone diverso, ha spiegato Massimo Manera presidente della Fondazione La Notte della Taranta: “un vero e proprio omaggio alla musica e alla danza del Salento per regalare al pubblico, che ci segue da 23 anni, 90 minuti di sogno. Vogliamo fortemente restituire al popolo della Taranta che ci seguirà da casa tutta l’energia positiva che in Italia e nel mondo ci manifesta quotidianamente. Grazie alla collaborazione con Puglia Promozione regaleremo le immagini straordinarie delle meraviglie della nostra regione”.
La forza di questi intrecci di culture e la bellezza etica di lavorare a un progetto comune hanno condotto Dior e il suo direttore creativo Maria Grazia Chiuri a continuare il dialogo con la Fondazione La Notte della Taranta avviato in occasione dello show in piazza Duomo a Lecce. Sul palco di Melpignano rivedremo infatti le coreografie di Sharon Eyal che guiderà i 10 danzatori del Corpo di Ballo della Taranta. Coreografie che mirano a creare un collegamento con l’autentica sensazione del rituale salentino. Un’esperienza catartica, che cura il corpo e l’anima, e che illustra l’immenso orgoglio e resilienza delle donne di questa regione. Ospite d’eccezione sarà il ballerino Darren Devaney. Il viaggio nella memoria proseguirà, in collaborazione con Puglia Promozione, nei luoghi dell’anima della regione: Trani, Montesant’Angelo, Bari e Gallipoli. Un viaggio che sarà narrato dall’attore pugliese Sergio Rubini. Un programma di Massimo Martelli con la regia di Cristiano D’Alisera e la fotografia di Marco Lucarelli. La Notte della Taranta è un progetto culturale sostenuto dalla Regione Puglia, dall’Unione dei Comuni della Grecia Salentina, dall’istituto di ricerca Diego Carpitella in collaborazione con Apulia Film Commission.