Londra ( Laura Casagrande) Di seguito la normativa completa per gli Spostamenti da/per il Regno Unito valida fino al 30 aprile – da leggere con attenzione, le perati piu’ significative sono messe in grassetto
Spostamenti da/per il Regno Unito – normativa italiana
Il DPCM continua a basarsi su elenchi di Paesi per i quali sono previste differenti misure. Tali
elenchi sono contenuti nell’Allegato 20 e possono essere modificati con apposita Ordinanza
adottata dal Ministro della Salute, di concerto con il Ministro degli Affari Esteri e della
Cooperazione Internazionale.
Dal 7 al 30 aprile 2021, il Regno Unito passa dall’elenco E all’elenco C.
Per la normativa italiana non sono previsti specifici motivi per l’ingresso in Italia per chi abbia
soggiornato o transitato in questi paesi nei 14 giorni precedenti.
Si attira l’attenzione sulle disposizioni britanniche per i viaggi all’estero, nonché sulle
disposizioni valide per gli spostamenti sul territorio italiano, in particolare nelle e fra le
Regioni “rosse” o “arancioni”.
Fino al 30 aprile, chi nei 14 giorni precedenti all’ingresso in Italia abbia soggiornato o transitato in UK,
deve:
Una volta in Italia, il viaggio verso il domicilio prescelto per la quarantena dovrà proseguire con mezzi privati, anche se è consentita la prosecuzione con un ulteriore volo verso altra destinazione nazionale, se non si esce dall’area aeroportuale (art. 1, co. 1., lett. a dell’Ordinanza 30 marzo 2021). Per la normativa italiana, chi non dispone del risultato negativo di un test al momento dell’ingresso deve sottoporsi alla quarantena di 14 giorni (ma attenzione: molte compagnie aeree non permettono l’imbarco senza il tampone negativo).
Anche le persone che rientrano nelle categorie sopra elencate devono comunque
segnalare il proprio ingresso nel Paese all’Autorità sanitaria, impegnandosi anche ad
iniziare la quarantena (o ad effettuare il tampone), nel caso fossero superati i limiti temporali
previsti (in alcuni casi) per l’esenzione. Si ribadisce che le compagnie aeree potrebbero
comunque non permettere l’imbarco senza l’esito negativo di un tampone COVID-19.
Viaggi da/per il Regno Unito – normativa britannica Dall’08/03/21 e, salvo aggiornamenti, almeno fino al 30/06/2021, il governo britannico consente viaggi per l’estero solo per una serie limitate di ragioni (elencate in “Reasonable excuses to travel outside the United Kingdom”) e richiede ai viaggiatori in partenza dal Regno Unito una dichiarazione sulle finalità del viaggio in forma cartacea o sullo schermo di un dispositivo elettronico, con multe fino a £5000 in caso di inadempienza.
Il governo britannico richiede ai viaggiatori in arrivo nel Regno Unito di osservare tre adempimenti:
È richiesto che il risultato del test COVID-19 sia in lingua inglese, francese o spagnola e indichi, oltre all’esito negativo dell’esame, il nome del viaggiatore come indicato sul
passaporto/carta d’identità, la data di nascita, la denominazione dell’esame effettuato e i recapiti del centro medico che lo ha effettuato. Il test può essere effettuato nei tre giorni precedenti la data della partenza (“For example, if you travel on Friday, you must take a test on the Tuesday, Wednesday or Thursday”).
È inoltre responsabilità dei viaggiatori verificare che il tipo di test effettuato soddisfi i requisiti
tecnici di accuratezza prescritti dal governo britannico (performance standards of ≥ 97%
specificity,≥ 80% sensitivity at viral loads above 100,000 copies/ml); tali requisiti si applicano
ugualmente ai tamponi molecolari (PCR), ai test LAMP e ai test rapidi antigenici
(generalmente meno precisi).
Sono esentati dall’obbligo di tampone pre-partenza i bambini di età inferiore agli 11 anni, quanti si recano o accompagnano pazienti nel Regno Unito per trattamenti sanitari urgenti e limitate categorie professionali (tra cui gli auto-trasportatori ed il personale viaggiante; qui la lista completa); le esenzioni dai tamponi del secondo e dell’ottavo giorno dopo l’arrivo sono elencate qui.
Il formulario online richiede un indirizzo specifico, un numero telefonico al quale i viaggatori siano contattabili e (dal 15/02/21) l’indicazione della volontà di sottoporsi a due tamponi diagnostici a domicilio in occasione del secondo e dell’ottavo giorno dopo l’arrivo, prenotandoli in anticipo attraverso un portale dedicato e indicando il codice di conferma della transazione sullo stesso formulario prima della partenza.
L’isolamento cautelare si applica agli arrivi da tutti i Paesi (quindi anche agli arrivi dall’Italia) e ha una durata ordinaria di 10 giorni. Può essere ridotto a 5 giorni qualora il viaggiatore si sottoponga ad un ulteriore tampone (addizionale al tampone prima della partenza e ai tamponi in occasione del secondo e dell’ottavo giorno dopo l’arrivo) seguendo le indicazioni del
governo britannico.
Durante la quarantena, è obbligatorio osservare le istruzioni sull’auto-isolamento del
governo britannico e sarà consentito uscire dal luogo di auto-isolamento (hotel o indirizzo privato) solo in caso di cure mediche urgenti, necessità di supporto dei servizi sociali, necessità di generi alimentari e/o medicinali che non possono essere procurati con consegne a domicilio o da familiari o amici, funerale di un parente stretto, emergenza (es. incendio nel luogo di autoisolamento).
Quanti intendano permanere sul territorio britannico per un periodo inferiore ai 10 giorni (per esempio, viaggiatori in transito con necessità di pernottare nel Regno Unito) sono tenuti ad osservare l’isolamento durante la permanenza sul territorio britannico, ma potranno
interrompere la quarantena per recarsi al confine e lasciare il Regno Unito.
L’osservanza di queste norme sarà soggetta a controlli a campione alla frontiera, con la possibilità di respingimento, di arresto o di sanzioni (£1000 per violazioni dell’isolamento
cautelare, di £500 in assenza di risultato negativo di test Covid-19 e di £200 per chi non abbia
compilato una dichiarazione sanitaria), oltre che attraverso controlli telefonici durante il
periodo di auto-isolamento.
Limitate categorie di viaggiatori sono esentate dall’obbligo di quarantena a prescindere dal
Paese di origine dello spostamento: tra questi, gli autotrasportatori, i ricercatori ed il personale
sanitario, con modalità e requisiti specifici per ciascuna categoria (consulta le istruzioni
complete; al medesimo link sono indicate le categorie esenti dalla raccolta dei dati). Dal
18/01/2021, non sono più previste eccezioni generalizzate per specifiche regioni o Paesi.
Non sono neppure previste eccezione per chi abbia già ricevuto un vaccino.
Per viaggi con destinazione finale nel Regno Unito ma al di fuori dell’Inghilterra, si prega di
fare riferimento alle indicazioni diramate dalle regioni autonome del Galles, dell’Irlanda del
Nord e della Scozia o dalle autorità delle Isole del Canale (Guernsey e Jersey) e dell’Isola di
Man, che possono variare anche significativamente dalle norme del resto del Paese. Ciascuna
regione limita gli ingressi dal resto del Regno Unito per finalità specifiche, elencate sui
rispettivi siti web