Londra – Il mercato italiano della musica è in crescita del 34% nei primi sei mesi dell’anno, secondo i dati Deloitte per FIMI.
Questo è stato possibile anche grazie all’affermazione del segmento premium streaming. I ricavi da abbonamenti sono infatti cresciuti del 41%, seguendo il trend iniziato nel 2020, con un forte spostamento generale dei consumatori verso i servizi in abbonamento.
Qual è lo stato di salute del mercato italiano nel 1° semestre 2021? 📊
I dati rivelano un aumento generale dei ricavi del 34%: una crescita guidata dallo #streaming (+27%), ma resiste anche il fisico, che chiude il semestre con un +107%.
Qui tutti i dati: https://t.co/L3rn06r70D pic.twitter.com/2d2gOlSvLS— FIMI (@FIMI_IT) September 2, 2021
In forte crescita anche i ricavi dal segmento video, saliti del 47,7%. Dopo un 2020 complesso in termini di accesso e distribuzione, è tornato a crescere anche il segmento fisico. Si registra in particolare il successo del vinile, che ha visto un boom con un incremento del 189%: è ormai il supporto decisamente di punta, dopo aver scavalcato il CD, che ha pur visto una crescita del 52%.
Come già emerso dalle classifiche semestrali, il mercato ha registrato una forte affermazione del repertorio italiano nei primi sei mesi dell’anno, determinando un trend di predominanza locale sempre più evidente.