Maneskin: lo sfogo di Damiano e la critica di alcuni italiani eppure dovremmo essere orgogliosi di loro

Londonone radio

Londra P.B.O –  Il frontman del gruppo Damiano al Coachella Festival  ha urlato dal palco “free Ukraine, fuck Putin” . Questo ha generato delle crepe tra gli italiani che hanno attaccato il gruppo e il cantante stesso.

La domanda nasce spontanea perché? Perché non tutti sono contenti di un gruppo italiano che ci ha fatto conoscere come italiani nel mondo dal punto di vista musicale? Perché ci sono persone che ancora criticano il modo di vestire del gruppo, e fanno polemica su quello che ha detto Damiano?

“Se l’invidia fosse febbre sarebbero pieni gli ospedali “ dice un detto antico, che mi sembra calzi a pennello in questo caso.

Una certa dose di invida verso i Maneskin c’é, sono giovani, alternativi, moderni, rivoluzionari, hanno tutti gli ingredienti per essere un gruppo rock internazionale, eppure alcuni in italia ( i frustrati forse) non apprezzano.

La frase che ha detto Damiano, nel monologo, citando il bellissimo discorso di Charlie Chaplin ne “Il Grande Dittatore” ha suscitato scandalo. Ma quale scandalo? Per aver detto la veritá che tutti pensiamo e che spesso abbiamo paura a dirla.

Vengono accusati di non essere una Rock Band, ma quelli che lo fanno, i piú non sono nemmeno musicisti, e non capiscono di musica. E allora éil caso di dirlo :” la gente parla, non sa di cosa parla…..”

É tipico “italiano” criticare i propri figli, sopratutto quelli di successo.

Per fortuna  é una cerchia molto piccola, ma é comunque una spina nel fianco, non tanto per i Maneskin che se ne fregano e continuano la loro ascesa al successo mondiale, ma per l’Italia stessa.

Tutto il mondo applaude questi ragazzi romani, l’Italia deve sempre mettere quei ” peró”… ” Si ma ” etc..  Peccato, perché non essere contenti di una gruppo come i Maneskin significa veramente essere italiani a metá.

Certo non é detto che a tutti devono piacere i Maneskin ci mancherebbe, ma criticarli, lo trovo molto provinciale e tipico italiano, italiano medio, anzi basso.

Una persona puó essere a favore o no, ma non dovrebbe criticare l’artista, la musica, la li bertá di espressione.

Commenti del tipo ” dire :” fuck Putin… non serve a far finire la guerra… che idiota Damiano mi vergogno di essere italiano” é la sintesi di vari commenti inutili e stupidi che denotano solo leoni da tastiera e la libertá che i social danno, ma niente piú.

Certo che una frase del genere, non porta la fine della guerra ( e aggiungo peccato), perché magari bastasse una frase per far finire le atrocita’ della guerra, mi metterei anche io a gridarla pur di porre fine al massacro di innocenti, ma non é questo il punto.

I Maneskin hanno un forte impatto con il pubblico, quello piú giovane, e un urlo di pace non credo sia sbagliato, molti altri hanno detto la solita cosa, eppure i Maneskin hanno lasciato il segno. Bene direi e quindi?

Il fatto vero é che le persone piccole, amano farsi grossi nascondendosi dietro ad una tastiera o ad un articolo, invidiosi di chi é riuscito da una strada a percorrerne altre fino alle vette del mondo.

La veritá é una sola, il grande successo che i Maneskin hanno avuto in 46 minuti di esibizione, il grande successo meritato costruito giorno dopo giorno, l’energia della loro etá, la loro musica, il carisma, ad essere la vera italia nel mondo. Tutto il resto sono solo chiacchiere al vento, e un pó di volume nella vita di pochi frustati.

 

 

Alle vittime di questa guerra hanno dedicato la loro canzone “Gasoline”, ovvero benzina: «Come riesci a dormire di notte con tutte quelle vite sulla coscienza?» recita il brano. E ancora: «Usi il tuo carburante per uccidere». Parole chiaramente rivolte al Cremlino, un atto d’accusa importante perché pronunciato dalla band che in questi mesi ha vinto tutto e conquistato ovunque le vette delle classifiche. Una canzone con cui i Måneskin aderiscono alla raccolta fondi per i rifugiati dell’Ucraina.

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