Londra (Paolo Scogliamiglio) – Ieri è stato il Big Day al ritorno graduale alla normalità in Gran Bretagna.
Palestre, parrucchieri, negozi di outlet, pub, ristoranti, hanno riaperto, ed è stato come aprire una diga, il flusso delle persone ha riconquistato le strade di Londra fino ad ieri deserte.
Con 40 milioni di dosi di vaccini anti-Covid somministrati, dopo aver superato le 32 milioni di iniezioni e ad oggi i 7 milioni di richiami, e secondo una previsione fatta dall’University College London, tra numero di persone vaccinate e numero di contagiati che quindi hanno sviluppato anticorpi , la Gran Bretagna sta raggiungendo l’immunità di gregge. Ma il ritorno vero e proprio “alla vita normale”, secondo le indicazioni di Downing Street, avverrà il 21 giugno.
Il ministro della salute inglese Matt Hancock invita alla prudenza, ma è soddisfatto dei risultati ottenuti: “Gli sforzi stanno pagando”.
Sforzi che vanno ricercati nel pragmatismo inglese, da un lockdown duro e prolungato, senza stare a colorare troppo le zone, ma concretizzato da una chiusura della nazione rigida e controllata. Il Regno Unito inoltre ha potuto godere, e gode, di una discreta abbondanza di vaccini e dalla recente approvazione del terzo antidoto (Moderna, oltre ad AstraZeneca e Pfizer-BioNTech)
Ma non dimentichiamo che dietro a questo record di somministrazioni di vaccini da parte non solo di medici ed esercito, ma da 80 mila volontari formati per l’occasione.
E poi il piano, la macchina quasi perfetta che ha visto, cominciare dai più anziani – i più vulnerabili – inseriti come prioritarie nella campagna vaccinale promossa dal governo di Boris Johnson e giunta a quasi 38 milioni di dosi somministrate (più del 50% della popolazione adulta) dove si sta completando la copertura dei 50enni.
Insomma, una Gran Bretagna che era partita in totale confusione, poi ha schiarito la sua nebbia, e ha trovato la sua strada.
Ma attenzione, alcuni esperti calmano le uforie, dobbiamo stare attenti perchè anche chi ha fatto il vaccino può essere soggetto a prendere il Covid, i dati sull’immunità di gregge sono dati statistici, su una probabilità di arrivare all’immunità di gregge, quindi una stima e non una sicurezza matematica che veramente tutta la popolazione dei 64 milioni di persone in Gran Bretagna siano tutti immuni.
Dobbiamo stare molto attenti, a queste liberta’, dosare l’entusiasmo e cercare di vivere ogni giorno il più possibile la normalità. Si riaprono i negozi, bene entrare sempre con mascherine e usare sempre il gel antibatterico, solo così possiamo arrivare ad una reale immunità.
Rimangono sempre le incognite dei viaggi tra paesi, che possono essere delle porte attraverso le quali passa il virus ancora in circolo, e le temute varianti. Quindi giusto l’ottimismo, ma deve essere controllato.
Infatti i locali, nonostante le riaperture, continuano a rispettare alcune norme come il limite di posti per ogni tavolo e l’obbligo di mascherina per i camerieri.
Però è bello poter tornare in un negozio, o a prendere una birra, e respirare la comunità.