L’Onorevole Massimo Ungaro (Italia Viva) reduce dal suo viaggio in Gran Bretagna – o come lo chiama lui “Reconnection Tour” – ci ha parlato dell’incontro con i tanti connazionali che vivono da anni nel Regno Unito, i quali lo hanno stupito per il loro modo di sapersi adattare al cambiamento economico causato dalla Brexit.
“Ho fatto questo Reconnection Tour nel Regno Unito ,14 tappe in 10 giorni, dove ho incontrato tantissimi italiani e tantissimi imprenditori, ristoratori (…) e sono rimasto assolutamente sorpreso dalla laboriosità dei nostri imprenditori. Come riescono a reinventarsi ovunque. Quindi in generale devo dire che sono riusciti a reinventarsi e a sostenere la botta della Brexit.”
Tuttavia, malgrado la capacità degli italiani in Gran Bretagna, la Brexit non arriva senza sfide, anzi ne pone tantissime, anche se alla fine l’On. Ungaro resta fiducioso.
“Il problema è che alcuni importatori, riscontrano chiaramente difficoltà alla dogana, a causa delle nuove regole che sono stati introdotte con la Brexit, e questo non li aiuta.” Afferma l’Onorevole che continua in tono rassicurante: “[…]Però sappiate che su questo c’è un grosso tema: l’Italia e il Regno Unito approveranno un accordo bilaterale nel quale ci sarà una parte importante in relazione al commercio.”
L’importazione non è l’unico settore che incontra questi problemi, ad esempio c’è il problema della patente di guida, che pare non sia più valida dal 1 di Gennaio 2022.
Quindi cosa fare? Gli italiani residenti in UK (con patente inglese) per guidare in Italia devono rifare l’esame di guida e ottenere la patente italiana?
“A seguito della Brexit non c’è più il riconoscimento automatico. Ovvero il Regno Unito riconosce le patenti conseguite in Italia e sono valide per la circolazione nel Regno Unito, fino a scadenza. Gli italiani invece, come la maggior parte dei paesi europei, non hanno un accordo con il Regno Unito per il riconoscimento delle patenti britanniche in Italia.
Si è concesso un anno di tempo e quest’anno sta per scadere. Quest’anno ,in teoria ,se uno vuole convertire la patente italiana deve rifare l’esame da zero. Quindi qui bisogna accellerare per avere un accordo bilaterale tra il Regno Unito e l’Italia che riconosca la validità delle patenti britanniche in Italia.”
Un argomento molto a cuore all’On. Ungaro è quello dell’ambiente e infatti ha condiviso ai microfoni di London ONE la sua opinione riguardo l’attuale COP26, iniziata ieri a Glasgow .
Sulla Cop26 l’On. Ungaro è deciso e sicuro che: “
È l’unico modo che abbiamo per cercare di metterci d’accordo su come mettere in atto delle azioni, per mantenere il limite massimo del riscaldamento di 1,5° sopra le temperature pre-industriali. Quindi speriamo di riuscire a conseguire questo obiettivo più ambizioso di Parigi, della COP21.”
Ma le promesse e le ambizioni non sono abbastanza, secondo l’Onorevole bisogna affrettare il procedimento.
“In realtà le promesse fatte finora non sono compatibili con l’obiettivo dell’1,5° . Ovvero noi produciamo, ogni anno, 50 tonnellate di CO2. Se vogliamo veramente impedire il riscaldamento al di sopra del’ 1,5° dovremmo produrre al massimo 25, quindi va dimezzata entro il 2030. (…) Dobbiamo accellerare e farlo rapidamente.”
Durante lo show di London ONE radio si è parlato anche di Comites e di elezioni che si terranno il 3 dicembre e l’iscrizione per poter votare termina il 3 novembre. Nonostante il dubbio sui Comites espresso dal conduttore Philip Baglini Olland, Ungaro ha spiegato la loro importanza e la loro validità e ha invitato a prendere parte al voto.
Ascolta qui di seguito l’intera intervista trasmessa in radio visione, sul nostro canale YouTube.
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