Intervista a Michele Bravi: “La geografia del buio“ un concentrato di sensibilità e ricostruzione

Londra (Sara Galimberti) –  Michele Bravi domina la classifica FIMI/Gfk degli album e dei
vinili più venduti della settimana con “La Geografia del Buio”, pubblicato il 29 gennaio e
disponibile su tutte le piattaforme digitali, in formato CD e in vinile.

Composto da 10 brani di cui uno solo strumentale, sviluppa la propria estetica in una
sequenza di immagini oniriche e surreali che l’artista racconta attraverso le parole e la
musica.

Michele Bravi, ritorna sulle scene dopo essere stato catapultato nel buio a causa di un incidente dopo che una donna di 58 ha perso la vita. La “vita” di Michele di colpo si ferma lì su quella strada insieme alla donna. Per settimane si chiude in un silenzio assordante dallo shock.  Settimane dove lo spazio e il tempo perdono la loro identità. Poi, come dice in una sua canzone: “la nebbia si dirada e si intravede la riva”.

Esiste sempre un modo, anche con una ferita che rimarrà per sempre, di ritornare alla luce.

Un buio che Michele ha dovuto affrontare, superare, con l’aiuto di una persona che lui definisce “angelo” e al quale dedica il progetto, come gli aveva promesso. Senza quest’angelo forse non ci sarebbe riuscito.

Ecco l’intervista integrale fatta a London ONE radio:

L’album è stato prodotto da Francesco “Katoo” Catitti che aveva già in
precedenza collaborato con Michele; il pianoforte, che accompagna la voce dell’artista in
tutte le tracce, è suonato da Andrea Manzoni. Il progetto è stato curato da Show Reel
Factory.

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