“Vespe truccate anni ’60
Girano in centro sfiorando i 90
Rosse di fuoco, comincia la danza
Di frecce con dietro attaccata una targa”
Questa canzone del gruppo Bolognese divenne un inno generazionale ma anche delle magnifiche estati Italiane dei giovani di oggi e di ieri. Cremonini poi si è affermato come uno dei cantautori maggiori della sua generazione.
«La mia generazione si affacciò sulla scena con la caduta del Muro, suggellata l’anno dopo dal concerto di Roger Waters, che canta The Wall a Berlino. Ci pareva di ascoltare la musica del mondo; con Mtv che raccoglieva questi messaggi e li portava nelle case di tutti i ragazzi della mia età. Nacque allora il desiderio di offrirmi agli altri»
Cesare Cremonini più volte nella sua carriera è venuto a Londra a ricercare suoni e collaborazioni. L’ultima volta nel 2021 per la registrazione di un disco “epico”.
«È dai tempi di Maggese, realizzato interamente tra Abbey Road e gli Olimpic Studio, che diamo alla mia musica la possibilità di raggiungere questa qualità. Lo considero un regalo che mi ha fatto la vita e cerco di associare i passaggi della produzione di un album non solo al lavoro, ma a ciò che ho la fortuna di vedere e sentire mentre tutto mi accade intorno, per legare ogni canzone a un ricordo reale, fatto di luoghi, persone, location, città, cibo, profumi, piacere, amore».