Londra ( Paolo Pittella) Il 5 Febbraio ai Grammy ( l’osscar della musica) l’Italia si presenta con due realtá straordinarie, i Maneskin ed Enrico Fagone.
Fagone, Lombardo di nascita, internazionale per vocazione, adottato dalla Svizzera Italiana dove è primo contrabbasso dell’Orchestra della Svizzera Italiana. Direttore italiano riconosciuto a livello internazionale per un lungo repertorio sinfonico e cameristico, uscendo dal cliché della bacchetta italiana valutata all’estero solo o principalmente dal mondo dell’opera.
“La musica è stata la mia rivalsa fin dal nostro primo incontro. Un’esigenza di studio costante, il mio modo di comunicare e il bene in cui rifugiarmi nei momenti di difficoltà. Questa Nomination ai Grammy è un sogno a cui stento ancora a credere, con un valore aggiunto visto il suo arrivo Post Pandemia, periodo difficile per tutti gli artisti. [..] Dice Fagone in una intervista.
Inoltre l’11 febbraio dirigerà, sempre a nella città californiana, l’orchestra giovanile della fondazione Music to Save Humanity.
Noi tifiamo per entrambi, per l’Italia protagonista sul tetto del mondo della musica mondiale e voi?