Fiorello si commuove in sala stampa. Presunto plagio dei Måneskin. Irama a rischio festival

Londra (Laura Chiaramura) – Fiorello si alza con il nodo in gola, abbassa lo sguardo e se ne va dalla sala stampa di Sanremo.

Alla domanda cosa ne pensa lui di questo periodo come padre di una figlia, Fiorello non trattiene  le lacrime:

“È sofferente vedere mia figlia come tanti altri adolescenti stare in casa e non vivere la vita è atroce”.

Dopo di che si alza e se ne va con gli occhi gonfi e il nodo alla gola.

Un Fiorello che sul palco con Amadeus dà e ha dato sempre il massimo, in una situazione difficile come quella di questo Sanremo, un crollo emotivo ci può stare e devo dire che questo ha commosso anche noi. Fiorello è una persona speciale sia per far ridere sia per far riflettere.

Festival di Sanremo, meno scoppiettante, ma sicuramente un grande festival proprio per questo in una situazione assurda e surreale. Provate voi a parlare per 5 ore davanti ad una platea vuota, intrattenere, fare spettacolo nello spettacolo, è sicuramente difficile a cose normali figuriamoci così.

LA POLEMICA

Una polemica è in corso a Sanremo i Maneskin sembrano che abbiano plagiato un ritornello di un’altra canzone dei #AnthonyLaszlo, la denuncia del loro produttore cade sui social. Il confronto tra il brano «Zitti e buoni» e F.D.T. uscito nel 2015, giudicate voi :

 

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Se fosse confermato è ovvio che ci sarebbe l’automatica esclusione del gruppo dei Måneskin. E sarebbe un peccato perchè è la canzone più rock della serata. Attendiamo il verdetto.

IL CASO DI IRAMA

Una persona del team di Irama è risultato positivo a due test per Covid. Immediatamente isolato in quarantena, lascia un effetto domino su tutto lo staff di Irama, che è risultato negativo al test.

Secondo il regolamento del festival imposto da Amadeus, si legge che se una persona è positiva automaticamente tutto il team viene espulso dalla gara, ovviamente anche il cantante.

In conferenza stampa stampa Amadeus, apre il cuore. Dice che il regolamento parla chiaro. Ma è anche vero che il regolamento in casi eccezionali, può essere rivisto e questo è un caso di questi.

Amadeus prova a salvare Irama e propone di fare una cosa: di chiedere a tutti i 25 cantanti, la possibilità di fare esibire Irama non dal vivo, ma proiettare il video dell’esibizione fatto nella prova generale. Questo per dare la possibilità all’artista di far sentire comunque il brano e mantenerlo in gara.

Il tentativo di Amadeus è “chiedere a tutti i cantanti, se sono d’accordo, di mandare e tenere in gara Irama mandando in onda il video della prova generale”.

“Siamo in una situazione di emergenza, l’idea mi è venuta stanotte – ha spiegato – perché non mi piaceva che un ragazzo fosse escluso per un problema legato al Covid e alla positività di un collaboratore, e perché purtroppo potrebbe accadere ad altri.

Chiedo perciò a tutti icantanti, se sono d’accordo, di tenere in gara Irama mandando in onda il video della prova generale, anche perché non cambia nulla visto che ugualmente non c’era il pubblico”.

Una concessione tirata all’ultimo minuto, fuori regole, ma fattibilissimo. In fondo Irama non ha colpe. E se succede all’ultima sera, un caso simile? Si chiede Amadeus?

E perchè non averci pensato prima ci chiediamo noi? Una mancanza che forse trova le sue radici in un ottimismo Sanremese di qualche mese fa, che tutto sarebbe andato bene.

Ma una modifica in corsa se si può fare è giusto farla. Ora la patata bollente è in mano all’AUSL ligure che deve stabilire con altri tamponi, la situazione attuale. Dopo ci sarà la sentenza definitiva.

LA RIVOLTA DEI RISTORATORI

C’è in corso un’altra polemica. Quella dei ristoratori. Il presidente della regione Toti, pare che voglia chiudere tutto a Sanremo, anche i ristoranti. Questo ha gettato scompiglio tra i giornalisti della sala stampa, che non avrebbero modo di mangiare o di prendere dell’acqua. E per i ristoratori di Sanremo sarebbe un collasso nel collasso. Quelle poche persone che comunque sono a Sanremo sono una piccola ma significativa boccata di ossigeno economico per la ristorazione Sanremese.

C’è una speranza tra il comune e la regione di fare qualcosa in merito. Altrimenti i ristoratori minacciano di andare a protestare sotto l’Ariston.

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