Evento: Nuove forme di Energia – La promessa della fusione al Plasma – L’italia protagonista

La fusione è la reazione nucleare che alimenta le stelle e il sole, basata sulla fusione di nuclei di deuterio e trizio, due isotopi dell’idrogeno. È una fonte di energia pulita, sicura e pressoché illimitata.


Di fusione si parlerà ad evento dal titolo “Fuelling the future: the promise of plasma fusion”, che si terrà il 4 aprile 2023 al Festival della Scienza di Edimburgo (1-16 aprile).

L’evento, organizzato dall’Ambasciata d’Italia a Londra, dal Consolato Generale d’Italia a Edimburgo, dall’Istituto di Cultura Italiano di Edimburgo, dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (MAECI), vede coinvolti tre personaggi di spicco italiani che lavorano da anni nel campo della fusione, ed hanno dato contributi fondamentali alla ricerca, e che permetterà di capire lo stato della ricerca nel campo della fusione, alla luce degli ottimi risultati ottenuti nel 2022.

Ecco la nostra intervista dell’addetto scientifico all’Ambasciata di Londra Prof. Roberto Buizza, che ci spiega l’evento e i grandi passi che l’Italia ha fatto in questo settore:


CI si aspetta che nel futuro la fusione nucleare possa dare un contributo fondamentale al raggiungimento dell’obiettivo di zero-emissioni nette di gas serra.

I tempi sono ancora molto lunghi per la realizzazione di centrali operative: si parla del 2050 se tutto procede per il meglio, dato che ci sono ancora grossi problemi tecnologici da affrontare e risolvere.


Tempi che potranno essere rispettati solo con continui investimenti nella ricerca e lo
sviluppo che portino a risolvere i problemi conosciuti, e quelli che appariranno quando le nuove macchine in costruzione oggi, quali ITER o macchine a confinamento inerziale,
inizieranno a funzionare.
La sfida che centri di ricerca in tutto il mondo stanno affrontando è la realizzazione di un primo prototipo di reattore a fusione che produca più energia di quella utilizzata per
innescare la fusione.

Una volta ottenuto questo risultato in macchine sperimentali, si potrà progettare la costruzione di centrali a fusioni che possano essere collegate alla rete e
contribuire alla generazione giornaliera di elettricità.


L’evento, inoltre, vedrà la partecipazione di tre persone che hanno dato e continuano a dare un enorme contributo alla ricerca in questo campo:
Fernanda Rimini, che lavora presso Joint European Torus (JET) di Culham (UK), Piergiorgio Sonato del Consorzio RFX di Padova, e Luca Antonelli di First Light Fusion (Heslington, UK).

Joint European Torus (JET) di Culham (UK


Fernanda Rimini parlerà degli ultimi risultati ottenuti presso JET, la più grande macchina
Tokamak a confinamento magnetico esistente ad oggi, e di ITER, la nuova macchina
disegnata grazie ai risultati ottenuti da JET che dovrebbe entrare in funzione nei prossimianni a Cadarache (Francia).

ITER

Sia JET che ITER sono gestiti da consorzi internazionali, di l’Italia fa parte.
Piergiorgio Sonato parlerà della ricerca e sviluppo che viene svolta presso RFX e
all’Università di Padova, in particolare nel disegno e realizzazione delle componenti che
permetteranno a ITER di funzionare, quale .

L’Italia sempre stata protagonista:

L’Italia ha una lunga storia di ricerca e sviluppo nel campo della fusione e scienziati italiani hanno dato contributi fondamentali sia alla ricerca che alla realizzazione di progetti internazionali quali JET e ITER.


Luca Antonelli parlerà dell’approccio a confinamento inerziale, quale quello seguito dai
Lawrence Livermore National Laboratories (LLNL, US), e del contributo che il settore privato che sempre più portando alla realizzazione delle macchine per la realizzazione della fusione, sia a confinamento inerziale che magnetico.


Evento: “Fuelling the future: the promise of plasma fusion”,
Dove: National Museum of Scotland, Edinburgh – 4 April, 18.00-19.30

Desktop only