Tuttavia, in Ucraina c’è la guerra e nessuno sa quando e se finirà, e per l’organizzazione di un evento simile non si può aspettare a lungo in quanto servono mesi di lavoro prima di ospitare in sicurezza, e con grande organizzazione e spirito l’Eurovision.
Ed è per questo che Regno Unito e Svezia, prima ancora che venisse decretato il vincitore del 2022, si sono proposti come Paesi ospitanti della 67esima edizione dell’Eurovision. A fare lo stesso poco dopo è stata l’Italia che naturalmente non vuole perdere una seconda opportunità che gioverebbe al turismo e all’economia del Paese.
In tutto questo non si è risparmiato il Presidente ucraino, Zelensky, che ha già avanzato la sua promessa di ospitare l’Eurovision a Mariupol – città ora distrutta dai russi – con la speranza che tra pochi mesi quell’inferno possa terminare.
In queste ore l’intera macchina dell’Eurovision sta prendendo delle decisioni importanti e secondo alcuni esperti, e se volessimo anche farci guidare dalla logica, se proprio l’Ucraina fosse incapace di organizzare un evento simile, starebbe al Regno Unito ospitare l’Eurovision, considerando che Sam Ryder è arrivato secondo sul podio con la canzone “Space man”
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Al momento queste sono solo ipotesi che però presto diventeranno realtà. Non ci resta quindi che aspettare il verdetto finale.