Londra (Roberta Chiatti) – Le donne rimangono sottorappresentate e stereotipate nella musica. Lo rileva un nuovo studio britannico e americano secondo cui solo il 3,4% dei 232 produttori rappresentati nella classifica di fine anno erano donne.
Il sesto rapporto annuale sull’iniziativa di inclusione Annenberg della University of Southern California, incentrato sulla classifica Hot 100 di fine anno di Billboard per il 2022, ha scoperto che la quantità di artiste donne più vendute negli Stati Uniti è aumentata quell’anno, tuttavia, la percentuale di cantautrici che hanno realizzato qualsiasi impatto commerciale è ancora scarso.
Solo il 14% dei cantautori rappresentati nella classifica erano donne (una leggera diminuzione rispetto alla statistica del 2021 del 14,3%) mentre solo il 3,4% dei 232 produttori rappresentati nella classifica di fine anno erano donne (Fonte: [The Guardian)
Secondo la Dott.ssa Stacy L Smith, che ha guidato lo studio:
“C’è ancora molto lavoro da fare prima di poter dire che le donne hanno pari opportunità nell’industria musicale”.
Inoltre, la maggior parte degli artisti nella classifica di fine anno 2022 proveniva da un background razziale sottorappresentato – un calo di 6,6 punti percentuali rispetto al 2021 e un calo di 8,4 punti percentuali rispetto al 2020 – e il 65% degli artisti di tali background erano donne.
IN GRAN BRETAGNA LA SITUAZIONE É LA STESSA
Lo studio segue il contraccolpo nel Regno Unito alla categoria di nomination per l’artista dell’anno ai BRIT Awards 2023 che è stata riempita solo con partecipanti di sesso maschile.
I candidati per i prossimi premi di questo mese sono stati annunciati il 12 gennaio e nella categoria UK Artist Of The Year, Central Cee, Fred Again.., George Ezra, Harry Styles e Stormzy sono stati tutti nominati.
Our new study on Inclusion in the Recording Studio is out today—and on #IWD2021 the results show that for women in music there is little to celebrate. As artists, songwriters, and producers women are outnumbered on the Billboard Hot 100 Year-End Charts & have been for 9 years. 1/ pic.twitter.com/SSXzqZANn9
— Annenberg Inclusion Initiative (@Inclusionists) March 8, 2021
Dott.ssa Smith ha aggiunto: “Fino a quando nel mondo musicale non assumeranno piú cantautrici e produttrici donne, i numeri non cambieranno, deve cambiare la mentalitá. È più che permettere a un artista di accreditarsi in una canzone, si tratta di identificare il talento e assumere donne in questi ruoli. Questo è l’unico modo in cui assisteremo al cambiamento”.
SISTER ROSETTA THARPE, LA DONNA CHE INVENTÒ IL ROCK’N’ROLL
Eppure basterebbe guardare la storia: Sister Rosetta Tharpe fece quello che nessuno uomo aveva mai fatto prima ovvero prendere il gospel, la spiritualità e vestirla con un sound ed un immaginario lontano da quello ecclesiastico e più vicino al varietà. Lei in molte interviste ha sempre detto:“Nessun uomo può suonare come me”