Londra (Roberta Chiatti) – Da sabato 11 luglio, concerti, festival e spettacoli teatrali potranno riprendere le loro attività ma solo in venue all’aperto. Ad annunciarlo il Ministro alla cultura, Oliver Dowden, il quale ha sottolineato l’importanza di ospitare un numero limitato di spettatori in modo da rispettare il distanziamento sociale. Con la ripresa degli eventi live, il Regno Unito dà così inizio alla sua terza fase.
Tuttavia, verranno organizzate delle performance di spettacoli all’interno di alcune venues, ma potranno ospitare poca gente e servirà come test con gli studi di danza possono riaprire dal 25 luglio. Un esempio di evento “indoor” è la London Symphony Orchestra che si esibirà dopo mesi presso la St Luke’s Church.
Questo rappresenta un grande passo avanti secondo il Ministro Dowden che aggiunge: “ovviamente non vedremo folle nei locali, ma dall’11 luglio i nostri teatri, opere, spettacoli di danza e musica possono iniziare a mettere in scena spettacoli all’aperto per un pubblico che manterrà la distanza gli uni dagli altri”.
Le capacità saranno ridotte e ai locali verrà chiesto di utilizzare la biglietteria elettronica al fine di tenere un registro dei dettagli dei visitatori nel caso in cui siano necessari nel momento si verificano casi di coronavirus.
Le nuove linee guida per le future esibizioni in Inghilterra richiedono:
Julian Bird, amministratore delegato della Society of London Theatre e di UK Theatre, ha dichiarato che la guida è stata “benvenuta”, ma ha esortato il governo a fornire maggiore chiarezza in merito alle esibizioni al chiuso. Il governo ha anche commissionato uno studio scientifico sui rischi associati al canto e agli strumenti a fiato.