Claudio Astorri, 40 anni di radio “to make people feel better”

Roberta Chiatti (Londra) – Quando gli anni di lavoro passano e non li senti, significa che hai scelto il percorso giusto, perchè chi ama il proprio lavoro alla fine è come se non  avesse mai lavorato, e questo è il caso di Claudio Astorri, noto consulente radiofonico che quest’anno ha compiuto 40 anni di carriera radiofonica.

Tutto ha avuto inizio dallo “Studio 54” di Bergamo, dove arrivava ogni giorno sfrecciando sul motorino dopo aver terminato la lezione in quinta liceo, li le prime esperienze per poi arrivare negli studi di RTL 102.5 come  manager  e poi a RDS, e ora a Radio Rai2.

Claudio Astorri rivela a London ONE radio che in questi 40 anni ha imparato tanto grazie ai suoi amici e colleghi con i quali insieme hanno fatto parte della storia della radio italiana. Amici come  Angelo Zibetti, conosciuto  quando era titolare di 3 discoteche di Bergamo e della stazione “Radio Zeta”  che all’epoca aveva copertura regionale:

“Io devo moltissimo ad Angelo perchè mi ha prima di tutto accolto […] e mi ha proiettato in una dimensione regionale. Mi ha insegnato un sacco di cose. Prima di tutto era un mio fan e quindi avere un editore che ti incoraggia […] è un’esperienza meravigliosa. Credeva in me e mi ha affidato il pomeriggio dell’emittente”

Ascolta l’intera intervista in radiovisione qui:

Fra i diversi colleghi americani, che tuttora Astorri ringrazia, non manca il Prof. John J Kennedy che negli anni ’90 insegnava “Management Styles” presso l’Università di Notre Dame (USA), dove Astorri ebbe modo di conoscerlo. Fu proprio in quel periodo, mentre frequentava il “NAB Radio Executive Management Development Seminar”,  il Prof. Kennedy attirò l’attenzione di Astorri:

“[…] questo Professore, che insegnava a me e altri 24 manager radiofonici statunitensi (io ero l’unico europeo), ad un certo punto ci spiega il business concept e chiede a noi che cosa è la radio, qual è la missione […] nessuno gli dà la risposta esatta e seccatissimo ci risponde: << Non avete capito, è making people feel better >>  e quella è stata una lezione di vita”- dichiara Claudio a London ONE Radio

Non poteva mancare un ringraziamento speciale a quel gran genio visionario di Claudio Cecchetto, il quale ha trasformato la radio modellando su di essa una maschera teatrale, inventando una teatralità radiofonica che ancora oggi le radio, e gli speaker usano.

La missione della radio rimane ancora oggi quella di far star bene le persone, la radio come un’ amica sempre presente che ti tiene compagnia, come erano le prime radio degli anni  ’30, o la radio britannica, Radio Luxembourg, dalla quale Astorri prendeva i grandi successi e li riproponeva in italia.

Ma se l’obiettivo è invariato, cambia la forma attraverso cui la radio vuole raggiungere questo obiettivo. Da qui comprendiamo le varie forme che la radio ha assunto negli anni, sia per stare al passo con i tempi, sia  per soddisfare le nuove esigenze degli ascoltatori.

Non a caso la radio è tuttora in continua evoluzione e  Claudio Astorri ci fa l’esempio della “visual radio” (per molti conosciuta come radiovisione) o la radio in streaming, che se in Italia è ancora molto lontana dall’immaginario comune, in Paesi come il Regno Unito è ormai la radio considerata una vera e propria radio alla pari delle FM o le DAB grazie alla facilità e comodità di ascolto su qualsiasi dispositivo in streaming e può raggiungere tutto il mondo (le Dab no o le FM no).

Astorri analizza il perchè ancora in Italia le radio in web sono poco considerate: il problema riguarda gli investitori e anche il modo con cui le radio web vengono fatte ossia con poca conduzione, e solo con un tappeto musicale. Ma qualcosa sta cambiando e queste saranno le radio del futuro che possono raggiungere veramente tutto il mondo attraverso un clic o con le APP.

È evidente che ci sono ancora dei passi da compiere affinchè la radio si faccia strada nel futuro, ed è per questo che figure come quelle di Claudio Astorri sono importanti per mantenere attivi settori come quello radiofonico in un futuro prossimo.

Per ascoltare London ONE radio

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