Chelsea chi lo vuole deve prima parlare con il Governo Britannico

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Londra ( Paolo Serafini) Dopo aver congelamento dei beni di Abramovich e di molti altri magnanti russi, il governo britannico apre le trattative per chi vuole aquistare il Chelsea.  Chiunque sia interessato all’acquisto del Chelsea può rivolgersi al governo britannico e fare una proposta.

“Visto che i termini della licenza sono stati scritti oggi, la vendita non sarebbe consentita – ha detto il ministro della Tecnologia britannico Chris Philp . Chelsea in difficolta’ sia sul campo, infatti  è stata concessa una licenza speciale per continuare con le attività legate al calcio.

Le tre miliardi di sterline, che Abramovich credeva di prendere sono bloccate. Il Club calcistico numero uno britannico, sta passando la fase piu’ difficile della sua storia.

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Roman Abramovich

Purtroppo il magante Abramovich e’ stato, riportiamo le parole del governo britannico: “e’ stato associato a una persona che è o è stata coinvolta nella destabilizzazione dell’Ucraina e nell’indebolimento e minaccia dell’integrità territoriale, sovranità e indipendenza dell’Ucraina, vale a dire Vladimir Putin, con cui Abramovich ha avuto stretti rapporti per decenni.”

Riflessione:

Ci viene da pensare, perche’ non fermarlo prima? Perche’ solo ora con una guerra in corso la Gran Bretagna si e’ accorta che molti soldi investiti nel Chelsea venivano dalla Russia.  Solo ora per molti miliardari russi, sono stati congelati i beni nelle bancche britanniche, prima no! prima andava tutto bene.

Ora tutti, sono contro la russia e i russi, prima tutto andava bene che i capitali dei magnanti russi fossero depositati nelle banche o in squadre inglesi. Eppure da anni sapevano tutti, che la Russia di Puitin aveva oppresso regioni come la Crimea, e la Cicenia. Ma ora tutto l’occidente si e’ svegliato a sventolare la bandiera Ucraina, come e’ giusto che sia, per testimoniare la solidarieta’ verso un popolo oppresso, ma dobbiamo anche pernsare che e’ sempre stata da anni una terra sotto la minaccia costante dei Russi.  Eppure i soldi nonostante tutto andavano bene.

Ora non vanno bene, il governo britannico congela i beni, e motra la faccia di un paese per certi versi, ipocrita, e il Chelsea ora si trova in mezzo ad una bufera senza un “padrone” e le carte sono ritornate in mano al Goveno Britannico, che ora fa da filtro per sull’acquisto. Ma in tutta queta storia c’e’ qualcosa che non torna!

 

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