Londra (P.B.O) – Mai una sbavatura, mai una polemica. Un signore della televisione, che tutti amano anche all’estero e in particolare in UK.
Carlo Conti compie 60 anni, una carriera fortunata, costruita nel tempo con tanta gavetta e passione. Tutto parte da Firenze, le prime radio a fare il Dj, ad imparare dai dischi inglesi la lingua e poi il tuffo nella Tv.
“Vivo una fase in cui mi considero un privilegiato, l’ultimo anno è stato intenso dal punto di vista lavorativo e il Covid mi ha messo a dura prova facendomi riflettere sulle priorità della mia vita”, spiega il conduttore.
Forse non tutti sanno che Carlo Conti ha anche inciso un disco “Through The Night”
Conti, Giorgio Panariello e Leonardo Pieraccioni amici da una vita, il successo non li ha divisi, anzi li ha uniti sempre di più, segno di un’ amicizia intoccabile e pura.
Carlo Conti, riservato e schivo sulla sua vita priva, si sfoga sul palco di teatri e in tv, non ha mai abbandonato la sua prima passione la Radio che gli ha dato tanto, lo ha aiutato a superare quella timidezza tanto da farne la sua forza.
Dopo aver contratto il Covid, ha avuto la conferma che le priorità della vita sono la famiglia, i veri amici e il suo pubblico che lo ama.
Anche in UK, Conti è amato, gli italiani immigrati non lo hanno dimenticato, grazie a Raiplay, lo hanno sempre seguito. Piace a tutte le generazioni, e il segreto è semplice, Conti non si è mai montato la testa. Ha sempre seguito i consigli della sua roccia, sua madre Lolette, donna forte, che gli insegna il valore delle cose: “Prima di tutto tenere i piedi per terra”.
Il diploma lo portò a lavorare in banca, poi Conti preferì la radio e il mondo dello spettacolo. Tre Sanremo alle spalle, ogni trasmissione un successo. Educato, umile, e professionale con tutti. Stimato dal popolo, amato dai colleghi Carlo Conti è il volto di un’Italia che piace anche agli inglesi.
Un’ amicizia che supera ogni confine è stata quella con Fabrizio Frizzi, ora Carlo è diventato ” babbo Carlo” per le figlie di Frizzi, e questo vale più di mille parole, per spiegare l’unione “fraterna” tra i due conduttori.
Carlo ha avuto degli ottimi punti di riferimento, dei maestri sacri come Corrado, Mike Bongiorno, Pippo Baudo, Enzo Tortora, Renzo Arbore, dai quali lui con umiltà ha imparato il mestiere, poi ci ha messo il suo Dna che lo ha reso originale, impeccabile.
Sessanta anni e ancora con la voglia di fare, pronto per fare altre sfide, ma stavolta con la serenità dei saggi e la consapevolezza della vanità del tutto.