Bruno Porcari da stromboli a Londra per aiutare l’Isola

Londonone radio Bruno Porcari

Londra (P.B.O) Bruno Porcari (Fisioterapista HCPC, D.O. Osteopata), lo avevamo intervistato qualche giorno fa proprio a LondonONE radio e ci aveva detto dell’impresa, della maratona, e cosí  é stato fatto.

Come si legge dalle sue pagine Bruno ha corso, con le gambe e con il cuore. Non é stato facile anzi gli allenamenti sono stati duri, ma l’amore per Stromboli é stata piú forte: ” È arrivato il momento di ripensare a quanto impegno ci abbia messo, quanto entusiasmo mi abbia spinto in questa meravigliosa avventura e quanto il calore degli amici lontani e vicini mi abbia dato una marcia in più per continuare i duri allenamenti nel tempo libero e portare la Nostra stromboli”

Dece la nostra stromboli Bruno, perché Stromboli é di tutti, fa parte del tesoro nazionale italiano: “Stromboli è di tutti, non è solo un’isola bensì uno stato d’animo, un simbolo di rinascita, un simbolo di duro lavoro e impegno.” 

foto FB
foto FB

Bruno Porcari, é felice per quello che ha fatto e prende questa maratona per riflettere sui concetti veri della vita: ”

Credo che le cose belle della vita, anche le cose più piccole ce le si debba conquistare personalmente e credo anche che non ci sia cosa più bella che la cooperazione, il lavorare, l’appassionarsi insieme affinché tutti possano fare la propria parte.
Per questo ho deciso di correre per il mio territorio, la mia terra, la Sicilia, non per mera gloria ma per ricordare a tutti che passare all’azione è molto più facile che rimanere ad aspettare che le cose cambino.
Seminare attivamente piccoli semi di gentilezza e rispetto verso il posto il cui siamo nati è il più grande segno di gratitudine e impegno se vogliamo vivere in un posto migliore, se vogliamo che le cose cambino.
Abbiamo ancora tanto da imparare,( continua Bruno) perché spesso l’Apatia, la gelosia, l’individualismo dividono e la divisione porta alla scomposizione, alla non evoluzione , alla distruzione e se vogliamo che le cose cambino dobbiamo innanzitutto partire dal nostro quotidiano.”

come dargli torto.

Ecco la nostra intervista:

 

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