Secondo Borgonzoni, in un’intervista fatta all’ANSA:
“La musica deve avere un ruolo maggiore all’interno del ministero. Non solo con una direzione per le liriche sinfoniche e lo spettacolo dal vivo, ma anche con una direzione per la promozione degli artisti emergenti. In città’ come Berlino, ad esempio, anche i live club sono riconosciuti come luoghi di cultura”.
Inoltre la Sottosegretaria aggiunge che è necessario che il tax credit “vada ad aumentare per alcune categorie di artisti. Anche attraverso l’Ice, che oggi contribuisce troppo poco, bisognerebbe, inoltre, strutturare un fondo ad hoc che porti, anche attraverso gli istituti della Cultura, i nostri artisti all’estero”
La FIMI (Federazione industria musicale italiana) accoglie favorevolmente le dichiarazioni della sottosegretaria al Ministero per i Beni e le Attività culturali Lucia Borgonzoni in merito all’aumento del tax credit musicale per alcune categorie di artisti assegnando alla musica la necessità di assumere “un ruolo maggiore all’interno del Ministero”, nonché l’introduzione di specifiche misure per l’export, grande opportunità per la musica italiana, ma anche la nostra lingua.
“Il tax credit è fondamentale nella costruzione di un’industria musicale sempre più innovativa ed esportabile”
Lo dichiara Enzo Mazza, CEO FIMI che prosegue “pertanto siamo lieti di accogliere la riprogrammazione delle priorità del Ministero: è tempo di investire in maniera strutturale sulle industrie creative e culturali”.