Da poche settimane è terminata la Festa del Cinema di Roma, diretto da Antonio Monda, dove Iervolino è stato ospite con il suo caro amico e collega Johnny Depp per presentare la loro nuova opera “Puffins”, una serie animata che oltre a far divertire i bambini, invia loro dei messaggi importanti come l’uguaglianza, il rispetto verso gli altri, il credere in sè stessi.
Contrariamente alle recensioni “negative” sull’utilizzo di smartphones e TV in età infantile, la ILBE Group stravolge il format dell’intrattenimento per bambini, rendendolo “educativo” rispecchiando così anche l’etica aziendale:
“I bambini che guardano i Puffins si divertono ma in modo subliminale stanno imparando molte cose” – dichiara Andrea Iervolino che aggiunge: “Per realizzare questo progetto abbiamo avuto in Italia 160 artisti di cui il 62.4% donne e sono fiero di questa cosa perchè si sa, il mondo dell’animazione è dominato da uomini”
Tuttavia Iervolino non si ferma alla creazione di nuovi film da presentare in sala o sul web, ma vuole andare oltre, portando il mondo dell’intrattenimento nello spazio.
L’audacia di Iervolino è dovuta al suo passato: nonostante sia nato in un contesto poco agiato, non si è mai arreso davanti le difficoltà presentate dalla vita.
Il forte desiderio di rendere sua madre libera di scegliere lo stile di vita che avrebbe sempre voluto, lo ha motivato a lavorare duramente sin da piccolo e al tempo stesso di non porsi mai limiti.
La sofferenza ha aiutato Andrea Iervolino a diventare negli anni una persona forte e sensibile, attento alla comprensione dell’altro ma soprattutto capace di cogliere le opportunità che lui stesso si è dovuto costruire fino a scalare la collina di Hollywood, fondando la sua casa di produzione cinematografica e lavorando con attori e attrici di fama internazionale.
Il suo percorso arduo, ma ricco di soddisfazioni, l’ha sempre spinto ad andare oltre, sfidando se stesso come in questo periodo in cui sta dedicando gran parte del suo tempo ad un progetto che vedrà il mondo dell’intrattenimento spostarsi nello spazio, sulla Space 11.
“Il grande progetto di Space 11 è costruire una space station dell’intrattenimento. Sto cercando di prendere accordi con le aziende che fanno trasporto spaziale in modo che facciano tappa sulla nostra space station. […] Ma prima che la nostra space station sia pronta ci vorranno 7-8 anni. Quindi abbiamo iniziato a inventare i primi formati di competizione sportiva che si possono realizzare fra la Terra e lo Spazio e il primo di chiama MMA0G, ovvero Mix Martial Art a Gravità 0”
Per scoprire di più guarda l’intervista integrale: