Londra ( Roberto Alfieri) – All’eta’ di 103 anni e ‘morta la cantante britannica Vera Margaret Welch, era nata a Londra il 20 marzo 1917 e si scelse il nome d’arte Vera Lynn in ricordo della nonna.
La sua voce fu di sollievo e di speranza per i militari britanni durante la seconda guerra mondiale. La canzone, storica, diventata un inno durante la WWII “We Will Meet Again” e’ stata citata spesso nel tempo, e anche la Regina Elisabetta II durante il suo discorso per il Covid-19 ha citato “We Will Meet Again”, come segno di speranza: [..] “..Saremo di nuovo con i nostri amici; saremo di nuovo con le nostre famiglie; ci rincontreremo”.
Vera Lynn inizio’ presto a cantare, all’eta’ di 7 anni, la sua voce era nota e amata. Un grande carriera, un mito anche per i cantanti moderni, come i Pink Floyd che gli dedicarono una canzone, “Vera”, nel album: The Wall (1979), il cui testo recita ‘does anybody here remember Vera Lynn? Remember how she said that we would meet again some sunny day?’, ‘Qualcuno qui si ricorda di Vera Lynn? Ricorda di come disse che un giorno ci saremmo rincontrati in un giorno di sole?’.
Vera Lynn e’ stata una speranza in momenti bui come la guerra, una icona indissolibile nella storia, una veterana diguerra, anche se la guerra non l’ha mai fatta, o forse l’ha fatta a modo suo, con la sua musica, contrastando le atrocita’ e alzando il morale alle truppe.
Era l’epoca dei grammofoni, di vini crossi e pesanti, eppure il loro romanticismo ci fa sognare. Quel tipo di sonorita’ con batture su ciarleston, e trombe, fanno parte della storia della Gran Bratagna ma anche di tutti noi, basta riascoltare la sua voce, chiudere gli occhi e lasciarsi trasportare dalle note…
Vera Lynn, ci ha lasciato, forse molti non la conoscevano nemmeno, eppure quella musica ancora oggi entra dentro di noi e la sua voce e’ una melodia indimenticabile, sempre viva in mezzo a noi.